L’appuntamento odierno è con l'edizione 2013 di UmbriaLibri.
La kermesse Kulturale è organizzata
in due momenti: a Perugia dal
7 al 10 novembre, presso Palazzo della Penna - Centro di Cultura Contemporanea
e in altri luoghi del centro storico; e a Terni dal 15 al 17 novembre, nella sede del Centro
Culturale Caos.
Sono previsti, inoltre, tre eventi a
Gubbio (6/16/17 novembre), che avranno come scenario la Biblioteca Sperelliana.
Per approfondire la crisi Kulturale della società
contemporanea e la conseguente riduzione consumistica, si è scelto di
proporre come tema "La cultura che...", filo
conduttore che verrà approfondito da una serie di azioni quali: resiste,
occupa, collabora, muore, cambia, libera, imprende,
connette ...
Un susseguirsi di oltre 130 appuntamenti, tutti
gratuiti, interazioni continue tra scrittori, lettori, editori, che prevedono
il coinvolgimento di: giornalisti, artisti, opinionisti, politici, religiosi e
pubblico, stimolati ad essere parte attiva in qualità di attori protagonisti
della manifestazione.
Nell’edizione 2013 di UmbriaLibri si alterneranno
numerosissimi gli ospiti (http://www.umbrialibri.com/2013/?page_id=14), a
rappresentare la diversificazione delle molteplici accezioni confluenti nella
parola “Kultura”.
«Per la prima volta, diminuzione della lettura e
calo dei consumi culturali convergono a decretare un disagio profondo della
cultura nel nostro Paese. Spettacolo dal vivo, cinema, musica, editoria vedono
per la prima volta intaccata la soglia del proprio pubblico e dei lettori
forti, che finora preferivano sacrificare altro al piacere di leggere e vedere
uno spettacolo.
A questa condizione diffusa si aggiunge la
riduzione di finanziamenti pubblici, tra Ministero, Regioni e Enti Locali.
Tutto questo avviene pur sapendo, come si legge nel rapporto 2013 di Symbola,
che “la cultura vanta, per dirla tecnicamente, un moltiplicatore pari a n1,7:
per ogni euro di valore aggiunto ne attiva – nel commercio, nel turismo, nei
trasporti, ma anche in edilizia e agricoltura – altri 1,7. Gli 80,8 miliardi
prodotti nel 2012 dal sistema culturale nel suo complesso, quindi, ne mettono
in moto altri 133, arrivando, tra diretto e ‘indotto’, a 214,2 miliardi. Il
15,3% dell’economia nazionale”.
Questo dato evidenzia come sia difficile non comprendere
il valore aggiunto della cultura come fattore di sviluppo economico, ma
crediamo altrettanto importante sottolineare il suo valore intrinseco, che
quanto più si sviluppa liberamente tanto più esprime la sua forza vivificante
in altri ambiti e comparti produttivi.
Nei periodi in cui la crisi economica è tanto
profonda siamo stati abituati a veder ridurre spesa e investimenti in cultura,
considerata un lusso per momenti di agio, mentre il comportamento nei consumi
rivela che la spesa per la fruizione della cultura resiste più di altri beni
considerati indispensabili. La riduzione dei consumi culturali arriva al
crepuscolo di una crisi e segnala, in qualche modo, il suo compiersi, ma anche,
forse, l’annuncio di una possibile ripresa.
“La cultura muore, viva la cultura”, verrebbe da
dire.
Abbiamo preferito, per questa edizione di
Umbrialibri, proporre un soggetto, la cultura, e declinarne alcune relazioni.
Ne è venuto fuori un titolo che non chiede e non interroga, ma suggerisce
percorsi descrittivi, che ciascuno può intraprendere e completare.
La cultura che, è il titolo, cui seguono azioni
quali resiste, occupa, collabora, muore, cambia, libera, imprende, connette. Se
ne potrebbero aggiungere altre o sottrarne alcune, a seconda della propria
percezione ed esperienza, ma non si può discutere il fatto che senza quel
soggetto, la cultura, molte riflessioni verrebbero meno e saremmo tutti un po’
più poveri, non solo di spirito.
Una manifestazione culturale che sente il bisogno
di nominarsi, piuttosto che mettere l’occhio e la testa sui problemi del nostro
tempo, come è accaduto per tutte le altre edizioni di Umbrialibri, denuncia
certamente una crisi di identità e in qualche modo chiede aiuto e sostegno a
chi resiste nel comprare e leggere libri e nel non rinunciare alle proprie
abitudini e attitudini culturali.
Le crisi di identità aiutano a crescere e
contraddistinguono le fasi di passaggio nella vita di un individuo e di ogni
organismo sociale, ma, se la transizione trasfigura in una condizione, vengono
meno i presupposti basilari e fondativi, che sono sempre fatti da quella
seconda natura che è la cultura.
Umbrialibri offre occasioni utili allo sviluppo
di relazioni e declinazioni della cultura, in due spazi a essa dedicati: a
Perugia, Palazzo della Penna – Centro di Cultura Contemporanea, e a Terni, Caos
– Centro Arti Opificio Siri, protagonisti nel favorirne la partecipazione e la
fruizione. Al centro delle iniziative c’è la mostra mercato degli editori
umbri, con incontri e presentazioni delle principali novità editoriali».
Cercare di conoscere attraverso i libri il
significato della Kultura e apprezzarne gli interpreti, è forse questo
l’obiettivo degli eventi, consumare Kultura per produrre Kultura
e non fermarsi al mero aspetto consumistico della crisi Kulturale.
Per informazioni: http://www.umbrialibri.com
Info-point Perugia:
+39 075 5716233
+39 335 6532980
+39 335 6605265
Info-point Terni (Caos):
+39 0744 285946