25
novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne.
Sarebbe
facile snocciolare i numeri, raccontare gli eventi, sottolineare tutte tragedie
che giornalmente si perpetuano contro le donne, violenze su violenze, ma anche
se fosse un solo episodio, farebbe differenza?
Violenze
fisiche, verbali, psicologiche, sbaglia chi limita il concetto di violenza al
maltrattamento fisico, eccede in superficialità chi pensa che la mera parola
non può percuotere l’animo della Donna, spesso le parole feriscono più delle
azioni.
«Una
Donna non si colpisce neanche con un fiore»…sono le parole di tanti che
pensano alle donne altrui, per poi rientrare tra le mura domestiche e picchiare
la propria moglie e i propri figli.
Sarebbe
facile ricordare perché si è scelto questo giorno, ripetere che la violenza
genera violenza, affermare che la viltà arma la mano di chi colpisce una
Donna, siamo consapevoli di tutto questo e dovremmo pensare alle nostre Donne,
quando sentiamo l’urlo di dolore che proviene dal cuore di chi non parla, di
chi tace per timore non di perdere la propria vita, ma di vedere i propri figli
subire la stessa condanna.
Anche
questo è un problema Kulturale, o meglio in-culturale.
Campeggiano
gli slogan “La violenza ha mille volti”… l’unica maschera che non può indossare
chi compie violenza è quella della Kultura.
Le
parole spesso possono offendere, altre volte possono far nascere un sorriso
sulle labbra di chi le ascolta o le legge.
Donna
Attimi
sospesi che attendono lo scoccar dell’ora.
Attimi,
separano
nella gioia,
uniscono
nel dolore.
Un
sussulto,
tra
un attimo quella porta si aprirà.
Il
cuore freme memore,
l’immagine
diviene sfocata,
la
pupilla abbonda pronta a straripare.
Il
cigolar dell’uscio,
è
un attimo,
la
mente vola a quand’eri bambina,
quando
l’aria fetida, acre, pregna di sudore e vino,
annunciava
la viltà del tuo patrigno,
ma
non c’è più tempo per rivangar,
è
un attimo,
il
cigolar dell’uscio,
Marito
e Figlio,
un
unico sorriso,
un
fiore cadauno,
ogni
giorno senza dimenticarne alcuno,
ogni
giorno solo per ringraziare,
per
tutte le volte che non si è detto grazie.