«Mi interessa costruire il quadro come se
fosse il diagramma di un campo di forze, di energie, come quei diagrammi dei
giornali enigmistici in cui ci sono i puntini da unire» è questa la chiave
d’accesso che introduce alla presentazione di Frontiera di Immagini, la personale di Francesco
Clemente a Palermo, penultima tappa del progetto espositivo in progress dal
titolo La Transavanguardia italiana, ideato da Achille Bonito Oliva in
occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia e inaugurato
nel 2011 dalla mostra collettiva omonima apertasi in Palazzo Reale a Milano
sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Captive
Pleasures, 2010
cm.
219,71x177,16; olio su tela
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La mostra, curata da Achille Bonito Oliva,
promossa dalla Provincia Regionale di Palermo e prodotta in collaborazione con
Civita, che offre l'occasione di ospitare, per la prima volta in Sicilia,
l'opera di uno degli artisti italiani più noti e apprezzati a livello
internazionale, sarà ospitata nei prestigiosi saloni di Palazzo sant’Elia –
sede della Fondazione Sant’Elia – dal 24 novembre 2013 al 2 marzo 2014.
"Frontiera di Immagini" raccoglie una sessantina di opere
rappresentative dei temi, delle scelte iconografiche e delle problematiche
linguistiche, con le quali l’artista si è confrontato sin dalla metà degli anni
80, con molta difficoltà abbiamo selezionato, alcune Opere, nel tentativo di
racchiudere nella loro presentazione un invito all’Arte, l’Opera introduttiva Captive
Pleasures riteniamo rappresenti
la visione onirica della Sicilia, terra di mare e mistero, dove la pesca può
sempre riservare inaspettate sorprese.
Gli ultimi 20 anni di attività artistica di
Francesco Clemente sono segnati dall’importante retrospettiva organizzata dal
Salomon R. Guggenheim Museum di New York e Bilbao nel 1999-2000, che ne ha
ratificato la fama e ne ha consacrato il riconoscimento internazionale, facendo
di lui uno dei maggiori rappresentanti della Kultura e del talento italiani nel
mondo.
Here and now dovrebbe affrontare la tematica
dell’indecisione, con la trasposizione tra i sensi, ascoltare, pensare prima di
parlare, può capitare che ciò che udiamo ci rattrista, come lo stato d’animo
successivamente ad un errore, la Mente ci aiuta a comprendere che non ripetere
gli errori è uno dei sentieri che conduce alla serenità.
Porta Coeli, 1983
cm.
261,6x236,2; tempera su lino
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Porta Coeli, dalla nascita all’ascensione, potrebbe
assumere il duplice significato legato all’ingresso alla vita terrena,
costellato dalle sofferenze che spiritualmente preannunciano la vera Porta, la
chiave è l’Uomo.
Place of Power I, 1989
cm. 213,36x340,36; pigmenti su tela
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Il percorso espositivo segue la riflessione
dell’artista e il suo procedere per cicli successivi di lavoro, nei quali i
lunghi soggiorni in India e i viaggi in Europa, nei Caraibi, Egitto, Sud
America, Giamaica danno vita a un vocabolario costantemente in divenire. Un
grande laboratorio di ideogrammi ed emblemi apotropaici, in cui gli opposti
convivono, di simbologie e associazioni spesso messe in scena dall'artista
attraverso il proprio autoritratto, che dalla fine degli anni 70 costituisce la
cifra della sua poetica.
Tra le opere presenti in mostra: il trittico Crown
(1988, Collezione permanente MAXXI-Museo delle arti del XXI secolo, Roma), che
richiama la corona di spine, simbolo della passione di Cristo; Place of
Power I (1989, Madre-Museo d’Arte contemporanea Donna Regina, Napoli),
ispirato alle camere funerarie della Valle dei Re visitate dall'artista a fine
1986; i quadri della serie Tandoori Satori (2003-2004), che coniugano il
Buddismo Zen e la cucina dell'Asia meridionale con le stilizzazioni underground
della New York anni ottanta segnata dalla pittura di Keith Haring.
Tandoori Satori (Music), 2003-2004
cm.
172,7x198,1; tempera e olio su lino
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Francesco Clemente, nato a Napoli nel 1952 e
attivo tra l’Italia, New York e Madras, incentra il proprio lavoro sulla
citazione di elementi iconografici di paesi lontani sottoposti a variazioni e
innesti con immagini e simboli della tradizione mediterranea, della cultura
classica e di quella contemporanea dei mass media. Oriente e Occidente, Nord e
Sud del mondo, civiltà antiche e pensiero moderno si mescolano e si confondo
nelle opere dell’artista all’interno di una ricerca che molto condivide con la
storia e l’identità culturale stessa della Sicilia, formatasi attraverso
conquiste, invasioni e il confronto stringente tra popoli e civiltà diversi per
provenienza, etnia, tradizioni e religione. Clemente è membro
dell’American Academy of Arts and Letters.
Nel 2012 il Presidente della Repubblica
italiana, Giorgio Napolitano, nomina l’artista e gli altri rappresentanti della
Transavanguardia Cavalieri della Repubblica e Achille Bonito Oliva Grande
Ufficiale per meriti artistici.
Francesco Clemente: Frontiera di immagini
a cura di Achille Bonito Oliva
24 novembre 2013 – 2 marzo 2014 - Palazzo
Sant’ Elia, Palermo
Anteprima
stampa 23 novembre ore 11.00
Inaugurazione
23 novembre ore 19.30
Per
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