Nella
cornice del Terminal 103 del Porto Crociere di Venezia, il 22 e il 23 novembre
si terrà la due giorni di convegni internazionali dedicati alla conoscenza di
un capitale da salvaguardare e tramandare «Antiche manifestazioni del patrimonio
culturale intangibile e attività turistiche: il caso di Venezia».
Il
summit, organizzato dalla Venezia Terminal Passeggeri S.p.A. gestore del Porto
Passeggeri di Venezia, sarà dedicato al patrimonio Kulturale intangibile
nazionale e mondiale e alle relative politiche di tutela e salvaguardia di un
capitale tanto delicato e vulnerabile quanto determinante nel processo
identitario; l’obiettivo è quello di promuoverne una migliore conoscenza,
comprensione, catalogazione e riconoscimento della ricchezza e varietà
culturali, strada imprescindibile per una corretta gestione di incalcolabili
patrimoni.
Il convegno prevede tre
sessioni, nella prima giornata (22 novembre 2013) di incontri verranno
affrontati:
- gli aspetti più internazionali ed europei della Convenzione Internazionale UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Kulturale Intangibile con particolare riferimento al turismo ed alla proprietà intellettuale;
- poi si focalizzerà l’attenzione sul ricco patrimonio culturale intangibile veneziano: dalla lavorazione del Vetro di Murano ai Merletti di Burano e alla tradizione dei pregiati tessuti veneziani, dalla Gondola al Carnevale di Venezia, dalla Commedia dell'arte al volo della Colombina (con la sua eco inattesa nella danza verticale), dalle Scuole-Confraternite (ancor oggi esistenti) ai più diffusi processi progettuali e di innovazione a Venezia. Tutto questo tuttora permette alle tradizioni di svolgere il ruolo di "trasmettere", nel senso di includere e non di escludere, di alimentare il cambiamento e non di fotografare situazioni statiche. L'obiettivo sarà puntato così sull’abilità di Venezia di continuare a vivere la sua laguna, e di farla vivere a quel segmento di umanità composita e cosmopolita che ogni giorno approda, quand'anche per poche ore, alle sue fondamenta e rive;
- la sessione conclusiva si svolgerà nella giornata del 23 novembre l’attenzione verterà sul “patrimonio culturale intangibile nazionale” con la rassegna di una campione di esperienze significative e lo studio di progetti in corso. Al momento, nella prima lista presentata dall’Italia, sono stati iscritti l’arte teatrale dell’Opera dei Pupi Siciliani; il Canto a Tenore dei Pastori del Centro della Sardegna in Barbagia, esempio unico di polifonia del Mediterraneo per complessità, ricchezza timbrica e forza espressiva; il modello nutrizionale della Dieta Mediterranea, iscritta insieme dall’Italia, dal Marocco, dalla Spagna e dalla Grecia; e il “saper fare tradizionale del violino di Cremona” che racchiude l’arte della liuteria e le tecniche di realizzazione e conservazione degli strumenti musicali.
Il
Comitato scientifico del convegno è costituito da: Maria Laura Picchio Forlati,
Società italiana di diritto internazionale, Tullio Scovazzi, Università degli
Studi di Milano-Bicocca, Benedetta Ubertazzi, Università di Macerata, Fondazione
Von Humboldt, Lauso Zagato,
Università Ca’ Foscari di Venezia.
La
partecipazione al convegno, unico nel suo genere, è gratuita, previa
registrazione sul sito http://www.vtp.it/.
Il
convegno è inserito nella lista degli eventi che si tengono in Italia per
celebrare il decennale della Convenzione del 2003, che ha per scopo la
salvaguardia del patrimonio intangibile delle comunità, dei gruppi e degli
individui interessati, un capitale particolarmente vulnerabile del processo
identitario culturale. Vi rientrano le tradizioni orali e popolari, l'arte
dello spettacolo, le musiche, le feste, i rituali, l'artigianato, le pratiche
sociali e tradizionali. Beni intangibili, ma non per questo meno preziosi di
quelli tangibili, che devono poter essere identificati come beni di interesse Kulturale dell’umanità e conseguentemente tutelati a livello nazionale e
mondiale.