Nei
giorni deturpati dall’emergere del fenomeno della prostituzione minorile,
dall’apparente lotta al femminicidio, dalla sottovalutazione dell’anoressia,
riscontriamo l’abuso incontrollato di questi termini, a cui corrisponde
l'inconcludente approccio Kulturale alla tematica “differenza di genere”.
Ritroviamo
questi argomenti in Diva, Opera di Alessandra Gatani,
realizzata con la tecnica del dripping, tanto cara a Paul Jackson Pollock.
L’artista
siciliana è riuscita a dare forma con una tecnica informale alle
proprie sensazioni. Espressionismo astratto per esternare emozioni, con
immediatezza, senza un progetto, con l'istinto come unica guida delle sue gocce,
perché è attraverso la sgocciolatura dello smalto con o senza pennello
che nasce Diva.
Una
rappresentazione surrealista da ricondurre al dripping, una tecnica che nel
tempo ha rivoluzionato la pratica artistica, ma anche il concetto stesso di
opera, che concettualmente diviene la traccia di un processo più o meno
controllato dall’artista.
Alessandra
Gatani trova nella, semplice e personale, applicazione della tecnica del
dripping lo strumento per esprimere stati d’animo ed emozioni, rendendoli al
contempo intellegibili solo a chi è capace di cogliere le sfumature del non
detto.
Proviamo
a dare un’interpretazione letteraria di ogni singola goccia o lacrima, che
dir si voglia, d’Arte che origina Diva.
Diva
Nella notorietà ho trovato
la mia solitudine.
Sterili parole,
che il tempo cancella,
hanno popolato le labbra di chi mi
osannava.
Nel silenzio della notte,
ho freddo,
al mio fianco uno dei tanti,
la sua falsa passione,
pur infuocando il mio corpo,
non riscalda i miei sentimenti.
Quanti uomini,
Donna,
hai illuso illudendo te stessa,
sicuri di stringere la virtù che non
avrebbero mai posseduto.
Ricordo la mia adolescenza,
il tumulto del primo bacio,
solo i ricordi accendono questo flebile cuore.
Attendo!
Il cielo si adombra di pochi rimpianti e
molti rimorsi,
queste vecchie mani vorrebbero,
oggi, poter stringer le tue.
Rinuncerei ad essere Diva,
baratterei senza indugio il mio essere
per Essere adolescente
e sognare di diventare una Diva,
con qualche apparente rimpianto,
ma senza il rimorso della solitudine
di essere, oggi, una Diva.