Tambureggianti alla stregua di un bombardamento, si
rincorrono i numeri persi e ritrovati, legati alla decisione della Corte
Costituzionale di dichiarare incostituzionale parte dell’attuale legge
elettorale.
Il pORCELLUm rimane monco del
premio di maggioranza e delle liste bloccate, così i due “grandi bluff” che
hanno caratterizzato le ultime elezioni politiche vengono a cadere.
Sono state dichiarate illegittime
anche le liste cosiddette “bloccate”, poiché è incostituzionale non consentire
all'elettore di esprimere preferenze.
Attendendo le motivazioni della sentenza si aspetta la
prossima mossa, perché il sistema proporzionale con prefernza è un plotone di
esecuzione puntato contro l’attuale classe politica, per cui difficilmente sarà
mantenuto, proclameranno la necessità di stabilità, così come hanno vanificato
la volontà referendaria di abolire il finanziamento pubblico ai partiti,
riusciranno a ricucire un vestito nuovo a quello che sarà un vecchio grasso
pORCELLUM.
Tratte le dovute conclusioni ed esaminato chi elegge chi e
che cosa, sorge spontanea la domanda di cosa rimanga di costituzionale
nell’attuale ordinamento.
Il sistema elettorale democratico per eccellenza è il
sistema proporzionale, ed è il sistema che garantisce la più ampia e la
maggiore rispondenza del Parlamento alla volontà popolare, tutte le minoranze
possono così essere rappresentate e grazie all’espressione di una preferenza si
riavvicinerà la politica la territorio.
Il resto sono solamente degli espedienti per arginare
l’espressione popolare, il politico che opera per il bene della collettività e
del territorio perché dovrebbe avere timore di confrontarsi con la gente?
Stringiamci a coorte … Siam pronti alla morte …
L'Italia chiamò.